Per eseguire l’etichettatura degli imballi, molte aziende adottano un approccio pratico: stampano singole etichette su carta adesiva e poi le applicano a mano sui cartoni. Se questo metodo inizialmente può sembrare conveniente a causa del basso investimento iniziale, è pur vero tuttavia che l’etichettatura manuale può creare una serie di problemi, tra cui:

Alto rischio di errore umano
Notevole spreco di materiale
Riduzioni dell’efficienza e del flusso di lavoro

Inoltre, marcature specifiche come i codici a barre GS1 e le matrici di dati, ad esempio, devono essere stampate ad alta risoluzione, altrimenti diventano non scansionabili. Con i codici non scansionabili arrivano problemi con la tracciabilità, l’inventario, i processi di vendita al dettaglio e altro ancora.

Fortunatamente, tutte queste criticità possono essere evitate con l’utilizzo di stampanti a getto d’inchiostro industriali ad alta definizione, grazie alle quali le aziende possono contrassegnare direttamente i loro involucri ed essere in grado di creare codici scansionabili dalla macchina e immagini nitide su un’ampia varietà di materiali.

Infatti, realizzate con grandi testine di stampa piezoelettriche e compatibili con formule di inchiostro a base di olio spesso, le stampanti per la codifica degli involucri ad alta definizione vengono spesso utilizzate per contrassegnare i cartoni di spedizione con loghi aziendali, descrizioni dei prodotti chiaramente leggibili, codici QR, codici a barre e altre informazioni essenziali.

Utilizzando hardware ad alta definizione per completare queste applicazioni, le aziende possono rispettare rigidi standard di distribuzione e contribuire a promuovere la tracciabilità front-to-back del prodotto.